Buona lettura!
Autore: Jean-Claude Mourlevat
Pagine: 400
Prezzo: € 15,00
Editore: Rizzoli
Trama
In una stradina di campagna, Anne Collodi, diciassette anni, trova il punto di passaggio per un altro mondo, o meglio l’altro mondo, quello vero, in cui è finita sua sorella Gabrielle, sedotta e rapita dal “cacciatore” Jens. Il viaggio in questa realtà asettica e futuribile è pericoloso: se scoperta, Anne rischia la morte. Ma grazie alla sua determinazione e a preziosi compagni di viaggio Anne capisce dove viene tenuta la sorella…
Eccomi a parlare di un libro che inaspettatamente mi ha conquistata! Terrestre è stato definito un distopico quando in realtà è una splendida favola gotica che mi ha ricordato un po' Coraline.
Inoltre lo dico in silenzio che non si sa mai: è Autoconclusivo, cosa alquanto miracolosa al giorno d'oggi!
La protagonista del romanzo è Anne che è alla ricerca di sua sorella sparita il giorno dopo le sue nozze con un uomo misterioso. Dopo più di un anno di ricerche è riuscita, grazie ad un criptico messaggio di sua sorella Gabrielle, a trovare l'entrata di Champagne, un piccolo paesino letteralmente fuori dal mondo: è una porta che trasporta in un altro luogo. In questo posto davvero particolare vivono persone che non hanno sentimenti, che non piangono, non ridono, non procreano come gli uomini e dove proprio gli umani sono la fonte di storie di paura e di leggende. La capacità umana di esprimere, di avere uno spessore sentimentale ed emotivo, che si manifesta attraverso espressioni fisiche, è una cosa aliena e spaventosa: qui gli umani vengono cacciati e catturati. Dopo qualche visita fatta a suo rischio e pericolo la protagonista riesce a scoprire il destino di sua sorella e fa di tutto per poterla raggiungere e salvare.
Come ho già detto all'inizio, Terrestre è un po' come una favola oscura e davvero particolare sia per la storia di per sé, sia per lo stile di scrittura dell'autore così asciutto ed efficace.
Ciò che mi ha colpita è certamente il mondo alternativo descritto con tutti i tabù e le limitazioni a cui i personaggi sono sottoposti, qui c'è un po' di distopia grazie alla presenza di una società dittatoriale, ma è solo una parentesi che si perde nel racconto così vivido e surreale.
In questo luogo, così vicino alla Terra ma così lontano per organizzazione, nessuno respira, nessuno piange o ride, nessuno può esprimere le proprie emozioni: i cittadini sono dei robot vuoti. Proprio tutte queste mancanze e le facilissime trasgressioni delle regole rendono Anne una vera e propria mina vagante con il suo respiro evidente, la sua parlata espressiva e i suoi gesti. Ma, grazie a tanto spirito d'osservazione e a tanti personaggi atipici, Anne riesce a passare inosservata e prosegue la sua ricerca senza mai guardarsi indietro perché ha una missione da compiere: vuole sapere cosa è successo a sua sorella. Insomma, la protagonista, coraggiosissima e attentissima, vive molte avventure con stoicismo e rassegnazione ma anche con la piccola fiamma della speranza che la spinge a proseguire.
Sia l'ambientazione al limite tra favola e fantascienza che i personaggi decisamente atipici rendono il libro davvero molto bello e particolare e sono entrambe cose che ho apprezzato in tutte le loro sfumature.
Lo stile del'autore è altresì distintivo poiché è sintetico e asciutto ma riesce ad essere appassionante e personale.
Assegno quattro stelline e mezzo al libro e lo consiglio a chi ha voglia di leggere un romanzo per ragazzi diverso e particolare.
Lya